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WWWishes #unpostperilpost #Alessandro Nicoli

WWWishes #unpostperilpost #Alessandro Nicoli

WWWishes è la nuova serie di post attraverso cui la nostra CCCrew si apre alla ripartenza dopo la quarantena. Non più solo un racconto di questa condizione straordinaria ma una breve riflessione su ciò che faremo appena potremo godere di maggiore libertà di movimento. WWWishes come auguri e desideri. Sia umani che professionali.

Dalla provincia di Vicenza, ecco il messaggio di Alessandro Nicoli.

"Questa situazione per me è molto strana, non sono abituato a passare tutto questo tempo in casa. Mi definisco un iper-cinetico, odio stare fermo; devo sempre trovare qualcosa da fare per occupare il mio tempo o mi sembra di non vivere appieno la giornata.

Durante questa quarantena infatti mi sto cimentando in mille imprese diverse ogni giorno: mi sono improvvisato chef e ho preparato per la prima volta in vita mia le tagliatelle, a forza di impastare sono diventato un pizzaiolo provetto e tutto questo grazie ai mille video e tutorial che si possono trovare in rete, Salvatore Aranzulla docet.

Nonostante tutto però sto vivendo serenamente questo momento particolare, complici le videochiamate con fidanzata e amici, i servizi streaming che ti permettono di divorare intere serie televisive in un weekend e i videogame riesco a passare il mio tempo libero.

Uno strumento come internet è fondamentale per me in questo momento in quanto mi permette di restare in contatto con le persone a cui tengo e a chi come me svolge una professione che glielo permette di lavorare. Sebbene tutto si stia muovendo più lentamente, per me le cose non sono poi così diverse.

Professionalmente parlando, durante questa quarantena la mia vita non è cambiata molto, sono cambiate le modalità di confronto/dialogo, in primis con il mio collega Andrea e di conseguenza con i nostri clienti in Juta Studio.

Lavoro da casa e non vado in ufficio da più di un mese e questo mi stranisce in quanto sono cambiati i luoghi ma non le modalità di lavoro, riesco però sempre a separare i momenti di lavoro da quelli di vita privata.

La cosa che mi renderà più felice lavorativamente parlando quando tutto ciò terminerà sarà la fine di tutte le terribili videocall dove causa video e audio a intermittenza diventa impossibile qualsiasi forma di dialogo ed espressione di qualsiasi concetto.

Attendo con ansia la fine di questa quarantena e non vedo l’ora di poter uscire. La cosa che più mi preme è il poter tornare alla normalità, alle piccole cose come scambiare quattro chiacchiere al bar con gli amici, andare fuori a cena con la mia ragazza, poter passeggiare spensieratamente per le vie del centro e da buon veneto magari bermi uno Spritz.
Sicuramente vorrò passare un weekend immerso nel verde, visitare Venezia per un cicchetto tour e in generale passare del tempo all’aperto in contatto con le persone".