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Puglia, valigia e musica: questa è Mastereaster.

Puglia, valigia e musica: questa è Mastereaster.

Patrizia Mastrapasqua (aka Mastereaster) si colloca in quel gruppo di creativi che ha scelto di far dialogare un'istanza locale - la sua Puglia, e più precisamente la provincia di Bari - con una multiforme curiosità cosmopolita e centrifuga.
La tua formula creativa consiste nell'essere semi-stanziale in Puglia e nel muoverti molto. 
Appartengo alla Puglia, alla sua speciale sapidità. Partire con la mia “valigiaperpetua" e lo sguardo fresco, ritornare in studio con i miei “souvenir”: ecco ciò che faccio abitualmente. I miei lavori nascono da questo scambio. Contaminazione e comunicazione diretta, in sintesi. 
Quali sono le tue ispirazioni, anche in considerazione delle molte cose differenti che proponi e produci?
Le ispirazioni maggiori arrivano dal paesaggio urbano e dalla musica; il design e la moda hanno radici profonde in me, sono figlia di artigiani e tale mi sento. lI mio lavoro è cucito su misura per ogni cliente. Tendo a progettare nella tridimensionalità proprio per sentire il mio lavoro che si innesta nello spazio.
La genesi dei 3 soggetti presenti nel catalogo PPP.
Lo studio dei tre pattern è stato un lavoro certosino e appassionante. I soggetti che ho proposto hanno la precisa intenzione di vitaminizzare l’osservatore. La mia ambizione è rendere graficamente l’effetto che ha su di noi la musica.
Funky è sole che entra dalle finestre, campiture piatte in movimento; il tutto proposto in due palette una calda e una fredda, per chi come me non riesce a scegliere mai. Forme che ad un primo sguardo sembrano astratte sono invece incastri perfetti di elementi figurativi. 
Dedalo è un fitta pineta che svela volti.
Agape è un pattern ricco di elementi etnici e naturali miscelati tra loro: una foresta fantastica dove i pesci volano schivando gruppi di zebre. 
Una parola chiave per te è coworking.
Tornando a vivere in Puglia, ho avuto modo di lavorare in un primo coworking dove sono cresciuta professionalmente e imparato moltissimo osservando i miei colleghi, scambiando continuamente pareri con loro, attingendo ad altri immaginari e soprattutto alimentando le connessioni che sono la base del mio lavoro. In questo primo studio infatti è nato il sodalizio che mi ha portata oggi in un nuovo spazio, il Kursaal Coworking, dove è partita la mia nuova avventura professionale: affiancare il mio lavoro di illustrazione alla musica e, in particolare, al lavoro di Pasquale Lomolino, produttore delle etichette discografiche Backwards Records e A Silent Place. 
E' possibile/plausibile/auspicabile/praticabile parlare di un sistema italia per la creatività? Ce la faremo a essere una comunità che guarda al di là del singolo?
Credo sia possibile parlare di un sistema Italia, sono fiduciosa al riguardo. In fin dei conti non è difficile: basterebbe adottare il punto di vista di un drone per capire che connettersi e scambiare la propria scrivania può solo migliorare la nostra forza creativa.